L’invenzione del mondo

Quando nel gennaio del 2020 si è cominciato a parlare di un misterioso virus a Wuhan, in Cina, mi è tornata in mente, per riflesso condizionato, una mia vecchia idea, cioè che la letteratura sia un virus. Un virus buono, si intende. Allora ho scritto un romanzo breve per materializzare questo pensiero.

Durante l’ondata pandemica del 2021 ho riflettuto invece su una domanda che la stesura dell’opera precedente aveva imposto alla mia attenzione: la scrittura è una fede? Allora ho materializzato questo pensiero in un altro breve romanzo e tutti e due mi hanno fornito delle risposte sul senso dello scrivere, risposte… a domande che nemmeno avevo mai formulato. Trovare delle domande inattese e magari addirittura delle risposte fa parte del processo della scrittura, un vero regalo.

Ho raccolto i due romanzi brevi nell’opera L’invenzione del mondo. Mi sono reso conto, mentre davo loro questa veste grafica, che per me rappresentano una sorta di testamento. Forse, perché so di essere vicino a una pausa dalla scrittura.